Antenore - l'alba di un popolo di Paolo Pezzuolo
Video promo: https://youtu.be/QnU0_xLdMgo
e
TRAMA Antenore è un testo teatrale inedito in cui si narrano le origini del popolo Veneto e in particolare le traversie dell'eroe Antenore e dei suoi compagni. Dopo dieci anni di guerra, i Greci conquistano Troia e la mettono a ferro e fuoco. Il troiano Antenore fugge dalla città in fiamme e fa vela verso l’alto Adriatico, dove fonderà Padova dando così inizio alla stirpe dei Veneti. A questo ordito, costruito sul materiale tramandatoci dalle principali fonti Greche e Latine, s'intreccia una trama d'invenzione, nella quale Antenore, spinto da una profezia, si cala nella ricerca di un traditore nascosto nel suo seguito. Una narrazione epica che farà scoprire allo spettatore quest'antichissima leggenda. Lo spettacolo è inoltre ricco di riferimenti alla società e alla religione dei Veneti antichi. Vedremo le sale del palazzo di Priamo in fiamme, navigheremo lungo le rotte dell’età del bronzo, sosteremo in empori frequentati da mercanti di pelli e unguenti per giungere infine nella leggendaria terra adriatica, dove si scioglierà l’enigma di Antenore e della profezia di morte che incombe su di lui. NOTE DI REGIA Affrontare la lettura e la regia di questo copione non è stato facile né immediato. Ho dovuto rispolverare le mie nozioni storiche ed approfondirle grazie all’aiuto dell’Autore Paolo Pezzuolo e di altri componenti di “Veneto Novo”. Il continuo confronto, anche durante le letture a tavolino, mi ha fatto scoprire molto da vicino il mondo degli antichi Veneti le loro usanze, i loro riti, le tensioni e paure che li hanno animati durante il lungo viaggio che li ha portati a scontrarsi con gli Euganei per poi fondare la città di Padova. Ho puntato su una recitazione classica, ma “pulita”, non ridondante, dove le parole hanno peso e sostanza, eliminando la cantilena veneta, vista la presenza e la mescolanza nel testo di diverse lingue e sfumature, a seconda del personaggio, dal padovano, all’alto vicentino, fino al veneziano e all’istriano. La lingua rimane, ma la cadenza e le sonorità alle quali siamo abituati acquisteranno un colore inedito. Come sempre nei miei allestimenti hanno un ruolo fondamentale le scelte musicali: ho puntato sul romanticismo tedesco, Wagner su tutti, il musicista della mitologia per eccellenza, con le sue musiche che si sposano a meraviglia con la lingua veneta e sottolineano i momenti più emozionanti del testo. La scenografia è volutamente stilizzata ed evocativa, vuol ricordare le onde del mare, le dune di una spiaggia, ma anche il simbolo del DNA. E quest'ultima non è una scelta casuale: raccontiamo l'alba di un popolo, un nuovo popolo, il nostro. Alberto Bozzo PERSONAGGI e INTERPRETI Corifeo Silvia Ronco Coreuti Stefano Parise, Giulio Pertile, Raffaella Giulianati, Maria Pia Grandi, Paolo Pezzuolo e Maria Vittoria Martini Reitia, la divinità Maria Maddalena Galvan Antenore, Troiano Marco Francini Cassandra, Troiana Maria Vittoria Martini Escaride, medico Troiano Andrea Mervisan Acamante, figlio di Antenore Gabriele Casarotto Mestore, comandante Troiano Pino Fucito Alfito, mercate Eneto di Paflagonia - Soldato Stefano Farina Stauro, anziano Eneto di Paflagonia Maurizio Cerato Eritaca, guerriera Eneta di Paflagonia Ilaria Rigoni Asterion, Eneto di Paflagonia - Soldato Stefano Parise Servo, Eneto - Bartibaal, mercante Fenicio Paolo Pezzuolo Nerca, sacerdotessa di Reitia Lidia Munaro Amilcar, mercante Fenicio - Soldato Giulio Pertile Zagra, Eneta d'occidente Raffaella Giulianati Amaura, Eneta d'occidente Maria Pia Grandi Rouko, Eneto d'occidente - Servo Eneto - Matteo Pederbelli Soldato Euganeo Ambasciatore Euganeo Ermanno Caneva REGIA e scelte musicali Alberto Bozzo Assistente alla Regia Annarita Scaramella Consulenza storica Domenico Strobe Realizzazione scene Giuseppe Rizzotto Video scenografo Giuseppe Bozzo Costumi, trucco e parrucco Carolina Cubria Realizzazioni sartoriali Claudio Casarotto Carolina Cubria Realizzazione armi e accessori Giovanni Grey Grigoletto Fonica Pierantonio Cisotto Disegno luci Andrea Munaretto Azioni coreografiche Federico Boaria Fotografia Gildo Maino Grazie a Mauro Zocchetta per i preziosi suggerimenti all'allestimento scenico Paolo Pezzuolo è nato a Valdagno nel 1993. L’amore per le lettere classiche l’ha portato a viaggiare in diversi paesi d’Europa, dove si è fatto conoscere come insegnante di latino e greco. Dal 2012 ad oggi ha tenuto corsi di lingue antiche presso le università di Cracovia, Breslavia, Poznań e Vilnius. Ha affinato le sue conoscenze presso la Scuola Normale di Pisa, laureandosi nel 2017 con una tesi sul Colloquium Heptaplomeres, un enigmatico dialogo latino ambientato nella Venezia di fine Cinquecento. Le peregrinazioni per l’Europa e gli studi filologici gli hanno fatto riscoprire la bellezza della propria terra e dell’idioma veneto, quella “lingua possente”, puntiforme ma con agganci ed echi nelle più incredibili lontananze” (A. Zanzotto). Si è avventurato così in diversi esperimenti, tra i quali la traduzione di opere drammatiche dal greco antico al veneto: questo gli ha permesso di conciliare i propri studi con la passione per il teatro. Antenore rappresenta la sintesi di questo percorso. Attualmente Paolo Pezzuolo vive a Padova, dove dirige Schola Humanistica, un istituto per la difesa e la promozione delle lingue classiche. ![]() Paflagonia patria originaria dei Veneti secondo Omero |
FOGLIO DI SALAArticolo presentazione
|