SCHEDA DELLO SPETTACOLO
Che son? Che fui? Pel clivo
della vita discendo e parmi un’ora
che garzoncel furtivo
correa sui monti a prevenir l’aurora.
A rispondere a tali esistenziali interrogativi sarà proprio Lui, il Poeta, certo più conoscitore di sé stesso di quanto possa pretendere di conoscerlo il più perito dei critici.
Il viaggio introspettivo, del quale si fa discreto compagno lo spettatore, si snoda attraverso scritti originali, seguiti dai versi più suggestivi del Nostro, nei quali Egli affronta i temi più cari della sua poetica: l’incanto dell’adolescenza, il sentimento della natura, la Fede, il mondo contadino e degli umili, i grandi temi sociali del lavoro e della scienza, il sentimento patriottico, il gusto classico per la forma, fatta di misura, di armonia, di nobiltà di linguaggio.
Giacomo Zanella serbava la ferma convinzione che la poesia è sentimento, espressione di ciò che il poeta sente meditando sui grandi temi della vita.
Al lettore ed all’uditore non resta che lasciarsi serenamente condurre ponendosi in perfetta sintonia con l’animo del Poeta ed arrivando, per dirla con Manzoni, a “sentire e meditare” all’unisono col Poeta stesso.
INTERPRETI: Alberto Bozzo, Stefano Farina, Lidia Munaro, Pino Fucito
REGIA: Pino Fucito
Luci e fonica: Andrea Munaretto
Proiezioni: Stefano Parise
Selezione musiche: Alberto Bozzo
Grafica: Silvia Fucito
PROGRAMMA
Ad un ruscello
Natura ed arte
Psiche
San Bastian dalla viola in man
Per la morte di Daniele Manin
Ora meridiana a Recoaro
Egoismo e carità
Il mezzogiorno in campagna
Microscopio e telescopio
Ad un’antica immagine della Madonna
Gli ospizi marini
La religione materna
Dopo una lettura dell’”Imitazione di Cristo”
La veglia
Otto sonetti da “L’Astichello”
Sopra una conchiglia fossile nel mio studio
della vita discendo e parmi un’ora
che garzoncel furtivo
correa sui monti a prevenir l’aurora.
A rispondere a tali esistenziali interrogativi sarà proprio Lui, il Poeta, certo più conoscitore di sé stesso di quanto possa pretendere di conoscerlo il più perito dei critici.
Il viaggio introspettivo, del quale si fa discreto compagno lo spettatore, si snoda attraverso scritti originali, seguiti dai versi più suggestivi del Nostro, nei quali Egli affronta i temi più cari della sua poetica: l’incanto dell’adolescenza, il sentimento della natura, la Fede, il mondo contadino e degli umili, i grandi temi sociali del lavoro e della scienza, il sentimento patriottico, il gusto classico per la forma, fatta di misura, di armonia, di nobiltà di linguaggio.
Giacomo Zanella serbava la ferma convinzione che la poesia è sentimento, espressione di ciò che il poeta sente meditando sui grandi temi della vita.
Al lettore ed all’uditore non resta che lasciarsi serenamente condurre ponendosi in perfetta sintonia con l’animo del Poeta ed arrivando, per dirla con Manzoni, a “sentire e meditare” all’unisono col Poeta stesso.
INTERPRETI: Alberto Bozzo, Stefano Farina, Lidia Munaro, Pino Fucito
REGIA: Pino Fucito
Luci e fonica: Andrea Munaretto
Proiezioni: Stefano Parise
Selezione musiche: Alberto Bozzo
Grafica: Silvia Fucito
PROGRAMMA
Ad un ruscello
Natura ed arte
Psiche
San Bastian dalla viola in man
Per la morte di Daniele Manin
Ora meridiana a Recoaro
Egoismo e carità
Il mezzogiorno in campagna
Microscopio e telescopio
Ad un’antica immagine della Madonna
Gli ospizi marini
La religione materna
Dopo una lettura dell’”Imitazione di Cristo”
La veglia
Otto sonetti da “L’Astichello”
Sopra una conchiglia fossile nel mio studio
Gruppo Teatrale La Trappola APS
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36100 Vicenza, via Riello 86
tel. 333.3154999 c.f. 01694140243 |